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La scrittura creativa e il web – Coordinata 3

Creato il 24 gennaio 2014 da Bubamara_onlus

–> La scrittura creativa e il web – Coordinate pratiche per autori agli esordi

logoprim
Nella prima coordinata abbiamo dato un’occhiata alle video lezioni di Giulio Mozzi e aperto un account Twitter.

Nella seconda coordinata ci siamo occupati di editoria a pagamento e del blocco dello scrittore con focus sul Writer’s dream.

Ora continuiamo sul filone dei siti per la condivisione di racconti/romanzi/poesie. Ne è pieno il web, verissimo, ma hanno (quasi) tutti caratteristiche diverse, community diverse etc. Quindi è necessario scegliere consapevolmente quale/quali siti frequentare, per evitare di disperdere le proprie energie.

EFPFanficion

Un sito che funziona bene, con una nutrita community che commenta attivamente i testi è EFP Fanfiction.

Che cos’è una fanfiction? Quoto da Wikipedia: ‘Una fanfiction è un’opera scritta dai fan prendendo come spunto le storie o i personaggi di un’opera originale, sia essa letteraria, cinematografica, televisiva o appartenente a un altro medium.’

Inutile storcere il naso, la fanfiction è un genere molto gettonato tra i giovani scrittori, e il sito presenta comunque una corposa sezione di storie originali.

Il sito conta 331751 utenti registrati, di cui 128966 autori. Per partecipare bisogna solo tener presenti tre semplici regole:

1 – in questo sito si pubblicano solo storie (fanfiction e originali).

Niente petizioni, saggi, dediche, scritti da blog personale o altro. Se avete un dubbio, chiedete.

2 – sono vietati plagi di qualunque cosa (sia di altre storie che, ovviamente, di opere protette da copyright).

3 – per qualunque problema o controversia nel sito, contattate l’amministrazione.

Facile, no? Procediamo ad aprire un account.

La registrazione ci chiede un nick name, l’email, se siamo maggiorenni e se vogliamo pubblicare storie (o solo leggerle/commentarle).

Una volta registrati è possibile iniziare subito a guardarsi intorno, leggendo e commentando le storie altrui (le originali sono divise per genere), o pubblicando le proprie, se ne abbiamo di pronte.

Un consiglio spassionato che posso dare è di non inserire capitoli lunghissimi, uno dietro l’altro nell’arco di una giornata. Se avete un romanzo e volete sottoporlo al giudizio della community spezzettatelo in capitoli brevi e caricatene uno a settimana, come se gestiste una rubrica su un blog. Per caricare un romanzo completo tutto in una volta sola ci sono altri siti (per esempio Wattpad, dove la gente legge molto ma commenta poco).

Bisogna poi prendersi cura della propria ‘Pagina autore’, che altro non è se non il vostro profilo. Vi si chiede di scegliere un avatar, inserire i vostri contatti (se avete un blog o una pagina facebook inseriteli!) e scrivere una piccola presentazione, che nel caso di un autore si chiama biografia (bio). Sono poche righe che devono descrivervi come scrittori (o lettori/recensori), cercando di attirare il vostro pubblico ideale. Può essere noioso, ma vale la pena di spenderci qualche momento, perché la bio ci porta allo step successivo: la bio-bibliografia.

La bio-bibliografia

Tutti i lavoratori, ma anche gli studenti universitari, hanno un curriculum, giusto? Gli artisti hanno un curriculum letterario, che nel caso degli scrittori si chiama bio-bibliografia.

Quando si manda un manoscritto a una casa editrice, è vero, conta più il romanzo delle precedenti pubblicazione dell’autore. E’ anche vero, però, che aver pubblicato con altri significa avere un biglietto da visita che dice: puoi fidarti, già un altro editore/rivista/sito ha creduto nel mio lavoro.

Tutte le informazioni di questo tipo finiscono nella bio-bibliografia. Non ci sono regole fisse per scriverla, ma in cima si può mettere la bio, di seguito le pubblicazioni (avete già pubblicato un romanzo? Uno o più racconti? Con chi?) e in generale le proprie attività letterarie/editoriali (avete un blog culturale? Collaborate con una rivista/casa editrice/sito?). Se avete seguito dei corsi di scrittura creativa potete mettere anche quelli, soprattutto se non avete pubblicazioni alle spalle, qualunque cosa che faccia capire all’editore che non ha a che fare col solito esordiente che manda manoscritti molto simili allo spam, ma con una persona seria che prende la scrittura come una passione impegnativa.


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